Notte prima degli esami...ai tempi del Covid


Quante volte abbiamo sentito questa frase, diventata quasi un modo di dire. Ebbene ci siamo arrivati anche questa volta, anche con questo caos, queste incertezze, queste news comunicate alle 10 di sera o seduti su una cattedra. Tabelle, statistiche, rossetti che spiccano e decreti che sfiancano. La maturità in mascherina in file per 5 col resto di booo, vedremo, intanto spostati che disinfettiamo la sedia e misuriamo la febbre. I guanti non servono; distanti 2 m. Da domani sentiremo nuovamente suonare la campanella. Quel suono che ci accompagnava quotidianamente e scandiva le paure degli orali e gli incontri in corridoio, "dammi un cinque frate". Domani il cinque non possiamo ancora darcelo, forse pugno ma meglio gomito. E tra una gomitata e l'altra quella campanellina suonerà e saremo felici, non la sentiremo e basta ma la ascolteremo scusandoci però innanzi al suono di ben altre campane. Si scusateci, non abbiamo potuto salutarvi e accompagnarvi dietro la macchina ma domani vi penseremo. Racconteremo come ci siamo sentiti. Perché vogliamo dircelo. Tra un meriggiare pallidi e assorti, il gre gre di ranelle, udiremo parole più nuove che parlano gocciole e foglie lontane. Ascolta. Piove dalle nuvole sparse. Ascolta come stai, come ti sei sentito in questo periodo tu studente che studente non sei stato. Lasciami chiederti, porre una domanda a me che docente sono e non sono stato. Il tuo volto in uno schermo come una maschera pirandelliana forse. È stata tutta una farsa? No perché ci siamo cercati, abbiamo atteso e siamo arrivati di nuovo in classe, seduti in quel banco. Quei graffiti domani, o ragazza, ti sembreranno le pitture rupestri dell'uomo che fu e che ancora chiede di essere ascoltato. È il cuore dell'uomo che chiede di essere ascoltato. È il canto di Ulisse che valica muri con cocci aguzzi di bottiglie. Domani saremo tutti più maturi. Lo siamo già. Domani sarò docente, ancora. In docere, con cuore in ascolto per te. E ascolteremo ancora il suono di una campanella, il passo solito della bidella che è poesia. Buona maturità. Forza ragazzi.


Prof ma l'esame come sarà?


Francesco Violi
Un prof in ascolto

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