ritratto di Leonzio Pilato di M.CarnevaliNelle vie di Padova, dove l’inverno del 1358 soffiava gelido sulle pietre consumate dai passi degli uomini, si aggirava una figura che sembrava uscita da un mito antico.
C’era una strana quiete sul crinale dell’Aspromonte quel giorno. L’aria era pregna del profumo di pini e di erbe selvatiche, mentre il sole si insinuava tra le vette come a cercare di svelare
Rileggendo questa poesia con occhio critico, mi accorgo di come ogni verso rifletta una tensione intima e viscerale, un confronto tra l’anima e le radici che definiscono chi sono. Ho voluto esplorare il